Nel 2010 si celebrano i quarant'anni dell'attività medica, scientifica e culturale che ha portato al Mare Termale Bolognese. Eccone la storia, dagli albori fino ai giorni nostri.
Il Circuito della Salute Più raccoglie tutti i centri dedicati alla salute e al benessere realizzati dal Gruppo Monti in 40 anni di attività. Il Mare Termale Bolognese ne costituisce la punta di diamante.
Le realizzazioni del prof. Antonio Monti sono legate al suo curriculum di studi: laurea in medicina e chirurgia con lode all’Università di Bologna; in filosofia sempre con lode nella stessa università; psicologia con il prof. Ancona alla Cattolica di Milano e psicopedagogia con il prof. De Bartolomeis all’Università di Torino. Ha insegnato lettere antiche, moderne e filosofia al Liceo Malpighi e al Liceo Minghetti ed è stato docente di anatomia umana all’Università di Pavia con il prof. Cattaneo, per passare poi all’insegnamento alla Scuola di specializzazione in medicina legale dell’Università di Bologna. Dopo la docenza in psicologia sociale fonda in Piazza Aldrovandi a Bologna il primo centro delle psicoterapie brevi, dove operano psichiatri, neurologi e psicoterapeuti: già questa istituzione suscita non piccole reazioni negli ambienti che stravedevano per la psicanalisi.
Dal 1972 gli orizzonti terapeutici si allargano alla Nuova medicina: agopuntura, omeopatia, chiroterapia, mesoterapia e medicina estetica entrano negli ambulatori aperti a Roma, Firenze, Verona, mentre il centro di Bologna si sposta da Piazza Aldrovandi a quello più ampio di Via dei Mille. Sono proposte curative all’avanguardia, tanto che molti medici da varie parti d’Italia chiedono di poter frequentare tali ambulatori per poterne apprendere le metodiche.
Ecco perché nel 1976 viene fondato il Centro Internazionale della Nuova Medicina in Via Irnerio 12, passato successivamente in Via dei Fornaciai dove opera attualmente come VALET in un complesso di più di 1000 mq unitamente a un avveniristico day surgery. Dal 1976 ad oggi sono passati da tale scuola 46.000 allievi.
Negli anni ’70 le proposte della medicina fisioterapica erano molto limitate: ecco allora l’idea di fondare nuove realtà con tutte le proposte di fisiochinesiterapia all’avanguardia. È in questa prospettiva che vengono aperti i centri nel Veneto (a Mestre, Mirano, Scorzè), a Bologna (Fisioterapik), a Casalecchio (Riva Reno), a Minerbio (Bios), nel ferrarese (Vitalis, Mesola, S.Agostino). Nello stesso periodo risulta assai carente anche la prevenzione primaria, intesa come stile di vita finalizzato ad allontanare le malattie e a prolungare la vita: al massimo nelle palestre si facevano culturismo e body building. Per questo nel 1986 viene inaugurato a Bologna il Pluricenter, primo grande “tempio del fitness”, col quale fa il suo primo ingresso in città la Technogym. Intanto la famiglia del Circuito oltrepassa i 200 dipendenti e collaboratori.
Le terme a Bologna hanno una storia antica, che risale alla Bononia romana: furono fondate infatti alla fine del I sec. a.C dall’Imperatore Augusto e ristrutturate coi finanziamenti deliberati appositamente dal senato romano dietro l’intervento dell’imperatore Nerone. A partire dal 1995 con il riconoscimento delle proprietà terapeutiche dell’acqua delle Terme Felsinee, per proseguire negli anni successivi con l’apertura di nuovi stabilimenti che pescano dalla ricchezza idrica dello stesso bacino, a Bologna vengono aperti i cinque centri che formano oggi il Mare Termale Bolognese.
Il merito del Gruppo Monti è quello di avere ridato alla città il suo volto termale storico. Unica in Italia, Bologna oggi può essere paragonata a Budapest perché possiede nel suo perimetro tre grandi strutture termali all’avanguardia, a livello strutturale e operativo. Con il Mare Termale Bolognese la città diventa il centro della riabilitazione termale e della prevenzione primaria, e se Bologna finora veniva definita la turrita, la dotta e la ghiotta…. d’ora innanzi ha il diritto di essere chiamata anche città termale.
Intanto la grande famiglia del Circuito della Salute Più si è fatta sempre più grande, marciando verso i 400 collaboratori, e a questo punto c’è solo da dire ad multos annos.